E tu sei arrivato, io ero molto bella e proprio in quel momento mi sono stretta a lui. La barba molto lunga, la voce un po' sgranata, soltanto gli occhi accesi, mio Dio, non eri tu! La forza, la mia forza, sentirti dire “torna, è vero che ho sbagliato, mi manchi più che mai”. E io con la risata Che non mi hai mai veduto E che ti ha disperato, ho detto: “perché mai? Sei tu che hai ragione, non eravamo giusti insieme, adesso anch'io ci credo, non eravamo giusti insieme. E' tutto, proprio tutto, qui”.
Allora tu hai pianto E giusto in quel momento Ti ho visto umiliato, così, di fronte a lui. Volevi le mie mani quand'ecco gli altri amici a trascinarmi via e chissà poi da chi. Tu lì sul marciapiede Col bavero rialzato, più vinto che piegato poi non ti ho visto più. Lo so che non è vero, è la mia fantasia, ma pensa che vendetta io sogno su di te. Ed è così ogni sera, con questo sogni di vendetta, mi cullo dolcemente con questo sogno di vendetta che recito per me, così.