Crescono i palazzi
Si affollano di case le nostre città
Riempiamo quattro mura di inutilità
Di solitudine e nausea
Come di consueto
Curiamo le facciate con discreta abilità
Perdendoci all'interno con periodicità
Senza trovarne un motivo
E l'uomo si fa piccolo
Nell'era del progresso
È lui che serve all'uomo oppure l'inverso?
Viziato in ogni istante da un bisogno diverso
È solo fine a se stesso
Mi chiedo:
"Ho visto giusto nel mantenermi onesto a qualunque pretesto?"
Scoprendomi più volte fuori luogo, fuori posto
Anche se dentro al contesto
Come ferito, disperso
Lasciato indietro dal resto
E l'uomo si fa piccolo
L'uomo si fa piccolo