Sorgi sole dai mercati d'Oriente
Risplendi con l'oro dei templi che ingannò la mia mente
Soffia libeccio sulle vele speranzose
Le prue avanzino sicure sull'onda schiumante
Ma come mai
Non venne a me una zingara
A leggere la mano
Avrei avuto almeno il tempo di pensare
Ma come mai
Le brame di fanciullo
Riposi tra la cosce
E il ventre generoso
D'esperte cortigiane
Colsi un tempo una mela proibita
Un morso non fu capace a saziarmi la fame
Bevvi da una fonte zampillante di vino
Un sorso non fu d'aiuto a placarmi la sete
Ma come mai
Ho speso le mie notti
Errando tra le coltri
Di letti sconosciuti
In cerca di sospiri
Ma come mai
Quando pensai di amare
Un giorno come un altro
Mi restituì alla terra
La lama di un pugnale