[Ritornello]
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
[Strofa 1]
Una rima dopo l'altra e il giorno si consuma
Giorno dopo giorno ma la vita è sempre una
Una è la mente con cui pensare
Ma mille sono i desideri da soddisfare
Uno è il posto da cui veniamo
Uno è il posto dove tutti andiamo
Mille sono i luoghi che noi profaniamo
Ma mille sono i luoghi che ignoriamo
Mille sono i volti che incrociamo ogni giorno
Senza neanche guardare che espressione hanno
Una è la faccia che vedi allo specchio ogni giorno
Ma non ti rendi conto, vivi con l'hip hop attorno
Eppure sei parte di una molteplicità
Che per i comuni mortali si chiama realtà
Sbattuta in faccia ogni giorno per necessità
Soffrendo mille pene per la propria dignità
[Ritornello]
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
[Strofa 2]
Mille sono le domande senza una risposta
Mille sono le risposte all'unica domanda giusta
Della gente che non chiede altro
Se non di vivere decentemente
Mille sono le facce nascoste nell'unica realtà
Ingoiata, digerita e vomitata
Da chi non se la sente giustamente
Di andare sempre contro la corrente furente ma impotente
Allora, il niente o tutto, tutto o il niente
Distrattamente o consapevolmente
Per tutti nel proprio flusso di coscienza
Discutendo con se stessi della propria esistenza
Convinti del fatto che un amico è necessario
Costretti dalla vita ad odiare lo straniero
Pensando che il molteplice sia fonte di ogni male
Il vero pensiero si perde e sfugge
[Ritornello]
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
[Strofa 3]
Mi specchio nella vita e scelgo da che parte stare
Indipendentemente da quel che valgo e da quel che sono
Ma alzo la mia voce, tuono
Perchè quello che ho da dire non può essere taciuto
Né nascosto nei punti di vista di chi cerca sempre la scusa giusta
Ad ogni male per chi non ha mai subito e preferisce scappare
Perciò sarò la voce del bambino che sei, viziato
Sarò la rabbia del negro che hai bruciato
Sarò la disperazione del malato emarginato
Sarò lo sdegno dell'ebreo che hai insultato
Sarò le lacrime dell'operaio licenziato
Sarò il sangue della donna che hai violentato
Sarò le parole dell'uomo che non hai mai ascoltato
Sarò il nemico che tu hai voluto
[Outro]
Giorno dopo giorno
Una rima dopo l'altra
Sarò il nemico che tu hai voluto