L'ultimo prete Inca avvicinando la morte radunò attorno a sé pochi superstiti le mani quasi giunte su un arbusto mai visto sedeva accovacciato sulla Terra -imparerete a amarla in Pace in Guerra – grigie pietre le strade lastricate grigie pietre le case inutilmente fortificate fessure i volti bruni di sole tra tessuti sgargianti di colore -è vostra questa pianta dono del Creatore a Lui salga la Lode Voi che pagate Crudele il Salvatore- e gli occhi suoi già stanchi prendevano commiato velando con lo sguardo le Mille Meraviglie del Creato in alto trasparente denso il Cielo immobile Vicino in ba**o umide nuvole rumore di foresta lontano renderà sopportate Fame Fatica Orrore
le Vostre sofferenze allevierà Amate Creature vi terrà compagnia quando sarete soli di necessità per ultimo non ultimo li polverizzerà se ne presero cura devota silenziosa impotente difesa masticata preghiera nei secoli fedeli senza speranza qualche parola stanca un Prete un Dono una Divinazione qualcuno, senza merito, ne canta la canzone. Non si mai c'è qualcosa da capire Per quanto il senso sia difficile da dire impotente difesa masticata preghiera rende sopportate fame fatica orrore le sofferenze allevia Amate Creature tiene al caldo chi è solo di necessità per ultimo non ultimo li polverizzerà li polverizzerà