Dentro una palestra tutti i sabati alle sei
con la mamma fuori ad aspettare sui gradini
c'era un ragazzino si chiamava ca**ius clay
era una farfalla coi guantoni e i calzoncini
comincio' cosi' fra il sudore e la speranza
ma lui era gia' un campione fino dalla adolescenza
ed è pa**ato il tempo sopra i lividi e sul cuore
e quando tira vento se lo vedi camminare
adesso trema trema trema trema ma non per paura
e insieme ama ama ama ama come amava allora
salire sopra quel quadrato e fare a pugni con la vita
perchè non e' un cazzotto a farti male
o a lasciarti una ferita
mi ricordo il vietnam e lui che non se la sentiva
di sparare a caso senza avere una ragione
guarda cosa fa la gente quel ragazzo non capiva
lui faceva a botte ma soltanto per pa**ione
e poi gli anni 70 con il mondo che cambiava
viva l'uguaglianza come un pazzo lui urlava
con un nuovo nome ali lottava per un sogno
delle sue vittorie non ne aveva piu' bisogno
adesso trema trema trema trema ma non per paura
e a volte lui si mette in guardia e ride come fosse allora
eppure sembra di vederlo ancora
spavaldo e poi spietato davanti all'avversario
e solo con lo sguardo metterlo al tappeto
e adesso trema trema trema trema
ma lui e' sempre un gigante
che ancora lotta a denti stretti lotta
e alla fine vince
contro un nemico senza gambe e braccia
ma che è molto piu' cattivo
ti rode dentro e non ti guarda in faccia
poi ti cambia anche il sorriso
quando vedo sopra un muro la parola pace
o quando vado a correre ogni sabato alle sei
mi ritorna in mente quella faccia e quella voce
mi ritorna in mente ca**ius clay