(sulle note di Cosa rimane di noi Ma**imo di Cataldo)
Io e il mio grande amico Pietro
Sdraiati sotto le panchine
Spiavamo le bambine
Oh, è senza mutande quella lì!
E tu, piangendo, dicevi: Si
Vorrei averla anchio così
Quando giocavamo ai Master
Tu eri una certezza
Io tenevo Hee-Man
E tu volevi la principessa (Sheela)
Poi una volta ti chiesi:
Vieni fuori a giocar coi petardi?
Dicesti: Non posso
Ho un torneo di Barbie
Noi avevamo dei progetti
Io sognavo di scappare via
E tu di aprire una profumeria
Per me tutti i gelati erano buoni
A te uno solo faceva gola:
Il Calippo alla fragola
Le nostre prime esperienze
Al gioco della bottiglia
Si faceva girare dicendo:
Bacio con la lingua!
Se veniva fuori un maschio
Ci si dava una stretta di mano
Mentre tu ti avvicinavi
Come un caimano!
Comeri strano Pietro
Volevi star sempre dietro
Bastava che mi china**i così
Mi giravo e tu eri lì
Pensavo: Che fortuna
Avere un amico
Che ti guarda le spalle! ma in realtà
Io non ho mai capito
Giravi sempre con la mitica
Graziella rosa
La foto di Casablanca e di Brad Pitt
Nudo in posa
Io mi mettevo il pelo finto
Mentre tu ti depilavi le braccia
Io truccavo il motorino
E invece tu la faccia
Come eri strano Pietro
Volevi star sempre dietro
Finché un bel giorno mi son girato
E tu te ne eri andato
Pensavo: Che sfortuna
Non aver più un amico
Che ti guarda le spalle! ma in realtà
Io non ho mai capito
Dove ti sei cacciato?
Non so dove cercarti
Poi le palle mi sono contato (erano quattro!!)
Ma era già troppo tardi
Era già troppo tardi