[Intro]
Lord Bean kids
FDC
950 ninety nine
[Verse 1]
Vedo lo spettro del rispetto
L'hanno ucciso, adesso cerca il mandante
Radar per la strada, l'a**a**ino è latitante
Fra la tante mandrie ognuno è comandante
Il più grande maschera le vesti da infante
Lattante, fatti le dovute vasche a nuoto
Impara dai racconti dei vecchi seduti attorno al fuoco
Si tira avanti Basley, sto vivendo fasi
Trattenendo sfasi, sopportando scrausi
Con la smania degli applausi
Ma si stancheranno se li nausei
Resi reduci dai metodi più che dai casi
Sono pa**ati sugli insegnamenti dei sapienti
Senti sentimenti spenti e concorrenti deludenti
Se non riempi le inopportune lacune
Nonostante l'acume è facile perdere il lume
Piume è quel che siete dinanzi al soffio dei saggi
Andate pure alle feste vestiti toghi a fare i gaggi
Karate Kid, wannabe Daniel San cadi
Ai collaudi se non caghi mister Miyagi
Volti nuovi intenti a tirar fuori chiodi qui disponi
Ma più ti esponi e più ti rompono i coglioni
Presunzioni a pieno, umiltà zero e un tot di crew e b-boy
Mangiati a colazione da chi ne sa più di voi
Per chi fa brutto col fantasma della soap-opera
Soap povera, Lord Bean, street opera
[Hook x2]
Lord Bean, questa è una per i veri kings
L'opera di strada per chi merita i suoi crediti
Per chi non rispetta, per chi non l'accetta
Per chi non ne sa e si crede in vetta e vendetta
[Verse 2]
Restare in piedi fra i teppisti e i pacifisti
I qualunquisti e i cronisti, fra gli arrivisti già visti
Fra gli agonisti malvisti ha i suoi rischi
Ma soprattutto è impossibile a dirsi come esser realisti
E capirsi senza tradirsi in questi abissi
Odio non fai amicizia con tutti i piranha di 'sto oceano
La furbizia è stata far le crepe che si creano
Ogni colpo si esterna, ogni faida è conferma
Regole di merda risolte a cartone e sberla
Vogliono far la guerra, io sono sulla terraferma
Piango col soldato Ryan ma rido di ogni caserma
Vent'anni e mi ritrovo con il piatto pronto in tavola
Potevo esser sul fronte se nascevo settant'anni fa
Smettiamola, non è lo sbarco in Normandia
Molla l'artiglieria, intanto spacco in Lombardia
Lyrical Messner, scalo le vette
Brucio gli anticristi dalle troppe finte tette
Per rifarsi non è mai tardi
Ma alcuni fondono in testa oppure esplodono come petardi
Altri troppo ba*tardi mi è difficile amarli
E intanto perdo stima nei loro riguardi
Per la strada terroristi e sommosse
Spray attivisti contro divise a strisce rosse
Rabbia da espellere, celere, celere quest'impeto
La rivolta sotterranea alla quale incito
Non è che recito, è che medito su quel che è lecito
Sollecito metrico all'esito
Metti a fuoco quel che predico e quello che dico
Perché adesso l'invito è a prender la mira sul vero nemico
[Hook x2]