Com'era bello il mio cavallo a dondolo
cavalcare senza paura
per grandi, immense praterie
quante città ho conquistato
quante fanciulle ho liberato!
Ho rincorso i miei pensieri al sole
caricandoli al suono di una musica di guerra
Vai, al galoppo, amico mio!
Corri, felice nel gran prato!
Presto, ci aspetta la battaglia!
Io gridavo, sguainando la mia spada di legno
le falde del cappello di carta rimboccate
e via per mari e monti a menar botte
Se i vari prodi di oggi potessero
sì, riconoscer le sconfitte di una volta
allora non sarebbero felici a cantar vittoria
allora non sarebbero felici a cantar vittoria