Di tempo ne è pa**ato, mi ricordo di quel prato
Ciuffi d'erba, un cane e niente più
Sfidando l'orizzonte, mentre il lago ti inghiottisce, c'è qualcuno che può dirmi se
Dovrei stare fermo, impa**ibile e perso
Nelle mie false illusioni o se continuare a scrivere
Perché in un modo o nell'altro io riavvolgerò il nastro, calpestando lo spazio tra le gioie e gli strazi
Chiedendo asilo a me stesso comunque non capirò il senso
È stato inaspettato, e da questo ho imparato
Che amar davvero ormai non serve più
Perché siamo egoisti
Come faccio a non seguirti nei miei diecimila dejavu
C'è chi pensa che gli errori diano solo informazioni su ciò che uno è o non fa
L'importante è rimediare, solo se lo fai col cuore, ma spesso neanche questo serve
Affogo e sento, sott'acqua a stento, una voce che chiama, prendo forza ed emerso
Spendo del tempo, adesso capisco : quelle eran tutte parole al vento
Le mie non lo sono, scrivo per ricordare che a volte dovremmo imparare a scordare sorrisi ceduti in perdoni forzati, sguardi ra**icuranti ma con gli occhi bendati
È stato inaspettato, e da questo ho imparato
Che amar davvero ormai non serve più
Perché siamo egoisti , solo schiavi di noi stessi, ma so che per un noi mi servi tu
Non posso fare finta se mi sveglio proprio all'alba
Di non immaginarti qui con me
Ma sei volata via, ho addosso la tua scia… Devo volare anch'io, lontano da te
Why aren't you mine ?
Di tempo ne è pa**ato, mi ricordo di quel prato… Ci sono andato ancora, ma senza te