[Intro: Shezan Il Ragio] Mic check, mic check Shezan, Claver Gold, Garden's Abitudineri Nel tredicesimo anniversario Nuova linfa, sempre qui Claver Gold, notti di ghiaccio Stai in orecchio Spirito in granito che deglutisce ogni magone [Strofa 1: Claver Gold] Ne avverto il gelido abbraccio è la notte di ghiaccio Che cala sui coppi dei tetti Sugli alberi spogli su fogli mai letti Su vite ed imbrogli Com'è che raccogli ciò che non t'aspetti? Un secondo decolli nel cielo poi molli Le ali si spezzano e tu le rincolli Ideali che sprezzano il volo ma crolli E dal mazzo non escono jolly Ti rivedi ragazzo coi sogni e l'incazzo A guardare le stelle fumando in terrazzo Coi brividi a pelle cacciando le palle e non uscirne pazzo Alcuni li ho persi in un laccio molti altri di pa**aggio Parecchi li porto con me nel ricordo a bordo di ogni viaggio Poi mi faccio coraggio riparto da zero col cuore in ostaggio Rapito dal tempo e i profumi di Maggio Freddato da un vento che taglia in 2 il paesaggio Dalle rue alle botteghe il tuo nome condensa sui vetri e la neve Che danza in un lento con l'aria che lieve L'appoggia sul manto del marciapiede Canto la storia di chi non ci crede Piango la gioia nei giorni di sete Guardo il futuro che ingoia cianuro con gli occhi nel fumo e le calze a rete Ride da troia e si atteggia da star Giro quell'angolo ed entro in un bar Prendo da bere già un altro bicchiere E aspetto che il sole ripa**i di qua ma... [Rit.: Claver] Quanto vale la vita? In realtà non vorresti mai farla finita Scappa via tra le dita e ti chiedi se l'hanno rapita o è partita ma... Ma che beffa la vita nelle notti di ghiaccio quei brividi al collo Si spostano al braccio fin dentro al midollo ed arrivano alla matita Quanto è fredda la vita il dj se n'è andato e la festa è finita I suoi occhi tornati a casa insieme ai tacchi della sua amica Quanto è pazza la vita? Nelle notti di ghiaccio non brucia più il piombo Che versano i tuoi discorsi nello strapiombo di ogni ferita [Strofa 2: Claver] Metto sogni su bolle che planano in aria nei cieli di un folle Esplodono in volo e diventano strofe Sotto gli accordi di un si bemolle
Non prendo il tempo ma ricordo i pa**i Vecchie stagnole nascoste tra i sa**i Vecchie soffitte vecchie riviste Vecchi a cui sembra che il tempo non pa**i Dio non esiste come fidarsi? È un triste rosario che vede scambiarsi Mani e peccati infami e reati Ci si consuma nell'adattarsi Luna che illumina i fogli stesi Su un pavimento ghiacciato da mesi Sparsi per casa hash e tabacco Pezzi di camel e vini borghesi Poi mi distacco dal vero e ritorno a tuffarmi di nuovo nel gelido abisso Dei tuoi occhi in certe notti mare russo e chiodo fisso E da quel viso colavano lacrime e immagini sopra le pagine bianche Piene del vuoto che le ha riempite senza l'aiuto di mani stanche Senza più voglia di sbattere ancora la faccia sui muri di questa realtà La stanza si stringe comincia a schiacciarmi non riesco a trovarmi che già c'ho un'età Non faccio più conto di come mi va Giro quell'angolo ed entro in un bar Prendo da bere già un altro bicchiere E aspetto che il sole ripa**i di qua ma... [Rit.: Claver] [Strofa 3: Claver] Giro a piedi in città Una triste ironia m'accompagna qua e là La comicità di chi come noi si spaventa davanti alle novità Si deframmentano le emozioni Non riconosco più le occasioni Nel sottofondo c'è un vecchio disco Che suona ancora le stesse canzoni Mi ricompongo in un bricolage Pezzi su pezzi da decoupage Rosso piceno e la polvere scivola sopra il metallo dei caran d'ache Sopra al cristallo dei miei pensieri Non c'è più posto per pa**eggeri Codici folli nascosti sui diari dei Garden's Abitudineri Mani che stringono vite senza Avere un minimo di prudenza Per capirsi non basta sempre sintonizzarsi alla stessa frequenza La tua presenza rimane al centro In ogni piccolo spostamento E chissà con chi sei seduta al tavolo E cosa stai bevendo Ed ora sento freddo è ghiaccio intorno e taccio all'angolino Nel magico mondo parallelo dell'autoritratto di un bambino Esco fuori e prendo un vino Giro quell'angolo ed entro in un bar Dopo un bicchiere ed un altro bicchiere So bene che il sole non pa**a di qua ma... [Rit.: Claver]