La mente brutti scherzi mi fa
quando guido la sera.
Un salto in macchina e via
e la strada è già mia.
E mentre infilo quel sentiero
a cento all'ora, ma poi perché
mi sento come prigioniera?
E i fari corrono incontro a me
e ricordo appena come salutavo te:
"Hei, hei, hei,
hei, hei, hei, hei, hei".
E poi novembre e poi dicembre
far l'amore più che puoi
tra le foglie, e il vento
ripeteva intorno a noi:
"Hei, hei, hei,
hei, hei, hei, hei, hei".
E quanto è lunga questa strada
senza luce, e poi
è stato bello, bello,
quei giorni vicino a te.
La curva che ora s'avvicina,
a sbagliarla che ci perderei?
La strada ormai sta per finire:
io torno a casa, ma non da te.
E ricordo quando
sussurravi tu per me:
"Hei, hei, hei,
hei, hei, hei, hei, hei".
E poi novembre e poi dicembre
far l'amore, ma perché
non potevo stare
un solo giorno senza te?
"Hei, hei, hei,
hei, hei, hei, hei, hei".
La curva che ora s'avvicina
mi porta a casa, ma non da te.
A sbagliarla, in fondo,
che cosa ci perderei?
Forse ancora per l'ultima volta
io sentirei:
"Hei, hei...".