El Tor giocava con gli angeli
da bambino
angeli veri o sagome forse inventate
e seguiva con gli occhi stupiti
nel cielo i graffiti
i disegni creati nell'aria
dalle ali di seta
e poi fece da grande col diavolo
patti proibiti
quando in cielo i disegni inventati
non c'erano più
quando al posto degli angeli
c'erano solo signori
barattò la sua anima in cambio
di cose migliori
e fu il diavolo a dargli la forza
la rabbia, il sudore
e fu il diavolo a fargli distinguere
l'odio e l'amore
diede a lui la magia
che poteva mutare il suo aspetto
diventare una belva d'avorio
o un minuscolo insetto
Navigò su una barca di sogni
milioni di mari
trasformò nei suoi viaggi
il suo corpo milioni di volte
e fu un'aquila e fu un elefante
e fu un lungo serpente
e fu un microbo
e fu una farfalla in mezzo alla gente
e volò nei mercati del mondo
e nei grandi castelli
a (...) soffriva le voci,
le grida, la pena
(...) e trascina il suo pezzo di storia
dei meccanici giochi
con grossi ingranaggi di gloria
Tante voci, tanta gente
in fondo alla sua mente
tante voci, tanta gente
in fondo alla sua mente