El Tor giocava con gli angeli da bambino angeli veri o sagome forse inventate e seguiva con gli occhi stupiti nel cielo i graffiti i disegni creati nell'aria dalle ali di seta e poi fece da grande col diavolo patti proibiti quando in cielo i disegni inventati non c'erano più quando al posto degli angeli c'erano solo signori barattò la sua anima in cambio di cose migliori e fu il diavolo a dargli la forza la rabbia, il sudore e fu il diavolo a fargli distinguere l'odio e l'amore diede a lui la magia che poteva mutare il suo aspetto diventare una belva d'avorio
o un minuscolo insetto Navigò su una barca di sogni milioni di mari trasformò nei suoi viaggi il suo corpo milioni di volte e fu un'aquila e fu un elefante e fu un lungo serpente e fu un microbo e fu una farfalla in mezzo alla gente e volò nei mercati del mondo e nei grandi castelli a (...) soffriva le voci, le grida, la pena (...) e trascina il suo pezzo di storia dei meccanici giochi con grossi ingranaggi di gloria Tante voci, tanta gente in fondo alla sua mente tante voci, tanta gente in fondo alla sua mente