Cerco una scusa per scriverti.
Parlare della morte per esorcizzare,
soltanto un altro modo di aspettare.
Dovevi credermi. Quante mani spingono il mio corpo?
Quanti occhi piangeranno il morto che sarò?
Tu non dovresti mai annoiarti, mai. Quando partirò
forse anch'io
piangerò.
Quando leggerai
non ci sarò,
non tornerò.
Quando partirò piangerò.
Quando leggerai non ci sarò, non tornerò. I ricordi mi consumano,
mentre tutti mi sorridono!
I tessuti decompongono;
se non mi uccide mi fortifica!
Tu non dovresti mai annoiarti, mai.