Nel tuo libro ci sono tante storie, ed è per questo che oggi, vorrei raccontarti la mia, di storia Dopo quel giorno, ho capito che ci hai abbandonati. Ma se ancora esisti, o se almeno ci ascolti, sono sicura che le mie parole smuoveranno in te qualcosa Sento le esplosioni in lontananza Ma oggi non importa Oggi non avrà importanza Festeggeremo La nascita del mio nuovo fratellino E mentre io lo guardo avvolto in una coperta di lino Mia madre mi, passa vicino Mi sorride, mi scompiglia un po’ i capelli, e poi mi dice Aisha guarda questo dono del divino quanto è piccolino Io rispondo che sarà Il fiore più bello del nostro giardino Mio padre invece Sta preparando il pranzo Un attimo dopo bussano i parenti e ci perdiamo in qualche bacio Qualche abbraccio Qualche stretta di mano, fosse fatta dai potenti forse farebbe tornare a casa quell’aeroplano O quel soldato giovane ma soprattutto spaventato E nonostante tutto la felicità ci viene a trovare Nonostante le armi fuori qua continuano a sparare E adesso dimmi, devi rispondere Se sei davvero onnipotente perché lo hai fatto succedere?! Dimmi perchè, dimmi perchè! Eravamo Tutti felici, tutti sorridenti, e pure quello zio sdentato aveva un cazzo di sorriso da trentadue denti
Erano tutti distratti quando Quella granata entró dalla finestra E in meno di un secondo giacevano tutti quanti a terra Sento le orecchie che fischiano e sono confusa Vedo una strana sagoma con delle lacrime azzurre come il cielo, si avvicina a me e dopo si scusa Mi dice che si scusa anche per chi dovrebbe farlo e l’attimo dopo, mi stringe in un abbraccio Il sangue e la polvere sono il copriletto Il silenzio è la coperta Che sostituisce il tetto Poi rumore di passi, su per le scale Sono due soldati, entrati Per controllare Non si aspettavano una famigliola ma un deposito di armi E quando mi trovai davanti agli occhi i loro sguardi, notai che uno odiava e l’altro era parecchio triste, quella sagoma poi lo guardò negli occhi e lui abbassó il fucile Il sangue per gli uomini è il loro combustibile Il sangue nero muove le automobili e se lo possiedi la ricchezza poi diventa commestibile La nostra terra, stuprata e sfigurata Dimmi perché fai succeder tutto questo, sei tu che l’hai creata Non ci sono scuse e tantomeno parole L’inferno non esiste e il paradiso non ci vuole Così, raggiunsi la mia famiglia, in un mondo senza nome