Io canterò politico quando starete zitti
e tutti i vostri slogan saranno ormai sconfitti
quando sarete stanchi di starvene nel coro
a battere le mani solo se lo voglion loro
ed avrete bisogno dell'individualismo
per vincere la noia di un a**urdo conformismo
Io canterò politico ma il giorno è ancor lontano
per ora sono l'unico ad andare contromano
ma i miei finti colleghi che fan rivoluzioni
seduti sopra a pacchi di autentici milioni
dovranno ritornare al ruolo di pulcini
lasciando intatto il candido e poetico Guccini
Io canterò politico ma sarò troppo vecchio
e ai giovani dell'epoca, io, io romperò parecchio
il gusto del dissenso l'avranno ormai perduto
e il festival giù in piazza lascerà il paese muto
che pace nel silenzio, sì, questa è democrazia
ma il primo che lo nega voi, voi lo cacciate via
Io canterò politico soltanto per la gente
che è pronta a riconoscere di non capirci niente
non è cambiando tattica o il nome del padrone
che il popolo ha finito d'esser preso per coglione;
volete stare comodi, nessuno a disturbarvi?
Ebbè, siete serviti: potete masturbarvi.