Amore ancora scorre l'odio nelle vene e il sangue ogni giorno torna nella terra, lungo la strada per l'inferno ognuno col suo proprio dio, con il suo odio e la sua guerra,
ti guardi indietro e casa tua e polvere nel vento, le bambole spezzate tra le auto bruciate non sorridono più.
Un altro giorno senza pane un altro giorno senza amore un altro missile che cade, e poi un altra generazione nata dentro a un campo profughi senza un giorno di pace, parole senza senso, dai confini oscuri e poi, check point globalizzati, le pietre i carri armati quella fotografia.
Quando sei andata via non eri ancora donna, per la strada che non ha ritorno, due fili due condanne la vita salta via.
Zingari ed Ebrei, Curdi e Palestinesi, numeri sulla carne e poi visi bendati, l'incubo che ritorna.
E sei tu da un libro di foto che ritorni...
Che ritorni da me.
(Grazie a Lodo per questo testo)