Ho spento l'ultimo fuoco per dare tregua ai miei occhi
sto rinchiuso dentro un ventre di bue:
non riesco più a girare le mie braccia.
Ho ascoltato miti d'eroi e poeti ruffiani,
ho scavato nelle tombe dei santi e dell'amore
ma continua il grido della terra a frustarmi il cuore
inchiodato ad ascoltare.
Ora, sto qui fra voi amici di sempre
tu mi sei più che fratello e bevi dal mio bicchiere
tu mi stringi il braccio mentre parlo
mi guardate in silenzio,
ma è a voi che chiedo aiuto
ho le mani sfinite.
Stesa sulle spalle la mia stanchezza
altro non mi resta che il vostro aiuto
l'aria sente l'alba, trema nell'attesa
trema la mia gola, alba di attesa.
Fuori nasce il giorno
e noi si muore.