(F.Berlincioni - G.Belleno)
Nessuno la sente
la voce che supplica
nel buio di un vicolo
dove l'ombra diventa un invito
due mani violente
il fiato che ansima
sui segni di un livido
che per coprirlo non le basta il vestito
fa finta di niente
la grande città
neanche si pente
tutta la gente che la guarda e che va
qualunque coraggio
rimane a**opito
nemmeno più un brivido
l'indifferenza non ha mai reagito
nessuno che scende
nessuna pietà
qualcuno si limita
a maledire questa nostra realtà.
Scene vere ad ogni angolo
scene vere fra noi
scene vere che poi rimangono
chiuse dentro di noi.
C'è pure chi è perso
chi imbroglia se stesso
si accosta a una macchina
e chiede soldi dicendo che ha smesso
ha gli occhi di vetro
il cuore sconnesso
ormai inaggiustabile
e se parli dice si per riflesso
gli mancano i denti
gli manca un'età
e cosa più grave è che
gli manca il senso della sua dignità.
Scene vere ad ogni angolo
scene vere fra noi
scene vere che poi rimangono
chiuse dentro di noi.
I dolori gli sbagli il problema dei figli e l'inciviltà
la violenza il rumore l'a**enza di amore la bestialità.
Che vuoi che sia la nostra volontà
ombre pesanti sulla nostra libertà