Cesare (vigilante) feat. Danilo Castellano
I STROFA
Notte ruvida città umida come la cartina
Giro drum tra le mani mentre il domani si avvicina vedo la città cambiare forma colori e luci
Do il cambio al collega fuori dall'Uci
Gli spettatori dell'ultimo film sembrano contenti
A me ste commedie di oggi non sembrano divertenti dalle buste intuisco ogni acquisto e il potere
Che il potere d'acquisto ha sul loro volere
Il collega mi aggiorna oggi niente saccheggi
Mi sa che si torna in centro dopo un giro ai parcheggi io che sognavo una bella divisa un grado importante tra le tante mi è toccata quella del vigilante
Io che mi invento film d'azione per pa**atempo ricognizione in centro bloc-notes che riempio
Mi immagino supereroe a salvar delle vite
Per superare ogni notte la noia, la mia kryptonite
Rit
Io solo uno fra i tanti colleghi vigilanti
Tutta la notte davanti con i suoi sogni infranti
Una bevanda calda presa prima dell'alba prima che il gallo canti prima che il sole riscaldi
II STROFA
Questa città di giorno non mi sembra la stessa avesse un anima sarebbe essa stessa perplessa ora è tutto un silenzio che amplifica ogni rumore di giorno un mare di suoni e di cambi d'umore
Rumore di lamiere carta attacchini elettorali attaccano manifesti per soldi o ideali
Come Lauro e Francesco che ho conosciuto ieri che lo fanno per pa**ione e ne vanno anche fieri
Dall'altro lato del marciapiede legna e braciere
C'è chi impegna il suo corpo per sesso e piacere
Non è il mio mestiere ma arresterei tutti i clienti
E l'ipocrisia che di giorno li vuole sorridenti e vincenti
Un morso al panino stanotte provola e pancetta preparato da mia moglie che al mattino mi aspetta ma la notte non ha fretta mi abbraccia fitta silenziosa e interrotta da un'altra marmitta
Rit
III STROFA
Ore tre caffè da Gigi the da portare via
Al mio amico senza tetto ma non senza fantasia
Gigi mi pa**a il caffè doppio non bevo altro in servizio se un giorno cambia**i divisa mi tengo in esercizio
Due parole con chi ha una mente come il bar sempre aperto mentre entrano dei ragazzi che tornano da un concerto uno di loro parla di un movimento sospetto
Vicino alla gioielleria dove dorme un senzatetto
Senza pensarci corro in auto accendo la sirena
Vedo quattro ba*tardi scappare ed Angelo di schiena tocco Angelo che trema si gira e grida
Ora è in un letto d'ospedale e sembra che rida
Penso alla vita alla sua infinita stranezza
Ad una vetrina che separa diamanti e mondezza
Ad Angelo gemma grezza che sorride nella tristezza
Prima che il gallo canti alla cinque e mezza
Rit. (x2)