(Giuseppe Ungaretti / Andrea Chimenti / Ma**imo Fantoni)
La sera si prolunga
Per un sospeso fuoco
E un fremito nell'erbe a poco a poco
Pare infinito a sorte ricongiunga
Lunare allora inavvertita nacque
Eco, e si fuse al brivido dell'acque
Non so chi fu più vivo
Il sussurrio sino all'ebbro rivo
O l'attenta che tenera si tacque
Ora il vento s'è fatto silenzioso
E silenzioso il mare;
Tutto tace; ma grido
Il grido, sola, del mio cuore
Grido d'amore, grido di vergogna
Del mio cuore che brucia
Da quando ti mirai e m'hai guardata
E più non sono che un oggetto debole
Grido e brucia il mio cuore senza pace
Da quando più non sono
Se non cosa in rovina e abbandonata