Cos'è che è cambiato, in un mondo impazzito,
con Stalin scappato e Lenin sparito.
Ma i figli rimasti, le statue di gesso,
son lindi e puliti, ma nemici lo stesso.
E non han più le barbe e i capelli arruffati,
in giacca e cravatta, progressisti patinati,
Non piangon più per Vietnam, per Cina ed Angola,
ma di morti e di profughi non l'insegnano a scuola.
Berlino, Berlino, il muro è crollato,
il mondo è cambiato, il rosso è pa**ato.
Berlino, Berlino, un soffio nel tempo,
una storia che continua così.
Se il paradiso socialista se n'è andato alla malora,
riscrivon la storia, arroganti più di allora.
La falce e il martello son nel mondo che c'era,
anche il rosso è più rosa sul far della sera.
E se dirigon la borsa, le aziende e i giornali,
son compagni d'a**alto ma con bei capitali.
Il potere, il denaro, la menzogna, la viltà,
sono i figli partoriti dalla loro civiltà.
Berlino, Berlino, il muro è crollato,
il mondo è cambiato, il rosso è pa**ato.
Berlino, Berlino, un soffio nel tempo,
una storia che continua così.
Io non so se nel mondo si farà mai giustizia
della rossa menzogna, della vera sporcizia
Il muro è crollato, il Cremlino è inghiottito,
ma il compagno riciclato non è certo sparito.
Attenti ragazzi del mondo che viene,
difendete la coscienza da quel branco di iene.
Che cambiano d'abito e cambian colore,
ma per simbolo han sempre un uomo che muore.
Berlino, Berlino, il muro è crollato,
il mondo è cambiato, il rosso è pa**ato
Berlino, Berlino, un soffio nel tempo,
una storia che continua così.