Eravamo tutti contenti nella casa dell'orto fiordalisi bianchi sui vetri della casa nell'orto. lo sognavo di chiamarla Hemingway o bu*tertly mentre dalla ferrovia fischiava il treno per la sua via. E bu*terfy che sopra a un grattacielo di velluto sognava una foresta tra Miami e un'avventura e un venditore di modelle e bamboline cercava di svegliarla ma le era vicina al sogno di New York e alla centesima strada 8ell'America. lo me la ricordo ancora quella bimba lungo i fiume le bianche rose e poi la sera quando le corsi vicino. lo me la ricordo ancora nella casa dell'orto il suo cuore era già adulto quando mi graffiò con amore.
E Hemingway leggeva lunghe ore accanto al fuoco a primavera, un giorno - disse - voglio tornare -E polsi abbandonava stanca di giocare coi dadi o i pettirossi che vedeva volare tra il Colorado e i prati della California intera Bell'America. Dimmi ora che nome hai, se pensi di tornare ancora nella casa dell'orto se soffi i tuoi pensieri nel verro. L'acqua è diventata neve, sotto i ponti di quel fiume, strano ma ti sento vicina e mi viene voglia di te