Fu quando arrestarono Carlo
che organizzammo un concerto
per liberarlo
restando fuori all'aperto.
Fu quando sui suoi libri attenti
cantando ignorammo contenti la Storia.
Fu quando picchiarono Carlo
in carcere a Mara**i
che incominciammo a pensarlo
senza tirare sa**i.
Il nostro Carlo che bene o male
aveva scritto il Capitale
il nostro Carlo che dalle lotte
tornava a casa con le ossa rotte.
Fu quando con prove false e distorte
lo condannarono a morte,
quando si schierò il plotone
per l'esecuzione.
Con un sorriso falso e cretino
ci mettevamo un orecchino
e pensavamo con vero dolore
a piangere un altro compagno che muore.
Fu quando all'ultima ora
giunse la grazia
con telegramma urgente
dal Ministero della Giustizia.
Ci domandammo senza i volantini
come potessero essere i giudici
tanto cretini.
Fu quando comprarono Carlo Marx
che come Gesù Cristo
sotto una Chiesa sbagliata
nessuno l'ha più visto.
Ricomperammo le nostre cravatte
e ci tagliammo i capelli
senza nemmeno più il dovere
di sentirci diversi e più belli.