Amico dolce, amico caro
coi tuoi problemi uguali,
politico-sessuali,
da “Porci con le ali”.
Tu chi vivi del tuo mito
di uomo che ha capito
le donne ed il partito.
Che tenevi il pugno chiuso,
che battevi anche le mani
quando hai visto sopra a un palco
il Pueblo degli Inti-Illimani
quando hai visto sopra a un palco
quanto il sangue ed il fascismo
posson sempre diventare
il tuo nuovo consumismo.
Amica dolce, amica cara
che ridi del mio impegno
del patetico mio sdegno
nel pensare alla tua vita,
nel pensare alla tua angoscia
senza amarti per la coscia
per le labbra o per il seno
senza dirti che nemmeno
mi interesserebbe il sesso,
mi interessa per adesso
dirti quanto sei sbagliata
nel risolvere una crisi
di amicizia o di sostanza
nel rinchiuderti coi dischi
a consolarti in una stanza.
Amica dolce, amico caro
che ti annoi col Manifesto,
lo trovi un po' indigesto
e poi ti stanca presto.
Ti stanca la prigione
e la ca**a integrazione
e la rivoluzione
vorresti farla in Cile
laggiù dove si impara
a guerrigliar per bande
come ha fatto Che Guevara.
Amico dolce, amica cara
forse un po' individualista
sarai anche tu senz'altro
in fondo in fondo di sinistra.