Quanta gente, quante luci, quanto auto ancora in giro a quest'ora della notte. Perché sei uscita da quel portone, i capelli arruffati e il trucco già tolto? Hai lasciato stasera quel tuo mondo di statue, forse solo stasera finalmente hai capito che il tuo corpo non è un giocattolo sporco perché un gra**o borghese giochi un po' a fare il porco. Forse solo stasera hai sognato l'amore, non l'amore sbavato per convincerti a dare. L'hai sognato in un prato ricoperto di fiori che non sa di sudore, di lenzuola e cuscini. Quanta gente, quante auto, quante luci ancora accese a quest'ora della notte. Perché sei uscita da quel cancello con quegli occhi già spenti con le braccia dolenti? Hai lasciato stasera quel mondo di "neve", forse solo stasera finalmente hai capito che il tuo esistere no, non lo crea la droga, han giocato con te perché era di moda «Libertà per la droga» han gridato i compagni, per ucciderti l'anima ti han bucato le mani. Forse solo stasera hai sognato la vita, questa sera può ancora profumar di mimosa. Quante luci. quante auto, quanta gente ancora in strada a quest'ora, della notte. Perché sei uscita da quella casa con le lacrime agli occhi. le tue mani sul ventre? Hai lasciato stasera quel tuo mondo di schiavi forse solo stasera finalmente hai deciso che stavolta tuo figlio lo terrai fino in fondo, le compagne e il partito non sono tutto al mondo. Hanno usato il tuo corpo, l'ignoranza, la fame per mostrare alla gente come è bello l'aborto. Ti han trattato da scema perché tanto sei ma**a buona solo a portare un cartello in piazza. Quanta gente, quanta gente, quante luci ancora accese a quest'ora della notte. E voi, che stasera diventate donne, finalmente delle donne vere, liberate dalla libertà di sesso, dalla libertà di droga, dalla libertà di aborto; libertà create per usarvi, dentro a un letto oppure nelle piazze, come immagini di un carosello. Ed ora andate per la vostra strada, la libertà avete questa sera di essere donne…