Tira tramontana come un'onda che scompiglia il volo alto dei gabbiani, che dal mare lungo il fiume, cercano la città. E i tuoi capelli spettinati, al vento di marzo. I platani si piegano e le foglie un mulinello. E c'è freddo alla tua pelle, Tra la seta del vestito e le mie braccia intorno a Te. Ma se guardi più lontano c'è la casa che sta lungo il Tevere apposta per noi: ed al tramonto i vetri sono rossi , sono specchi alle cupole d'oro mentre sfavilla il Sole come un miraggio d'inverno, splende l'oro ai tuoi polsi sottili come un miraggio d'inverno nella casa che sta lungo il Tevere, apposta per noi. Gli Angeli del ponte all'alba asciugano le lacrime e sono perle, sopra il marmo. Perchè stelle, sul fiume non brillano, non brillano più. S'accendono nei tuoi occhi quando pensi alla notte. La notte, che è tanto fredda e ci sorprende stretti stretti in una stanza, ai confini del Cielo. La Luna corre al fiume perchè la Luna pa**a di qui. Che brivido, Amore mio nella casa che sta lungo il Tevere apposta per noi. E la Luna porta una canzone sull'avorio del mio pianoforte, una lettera d'amore, come un miraggio d'inverno scritta sui muri rossi del mio cuore come un miraggio d'inverno nella casa che sta lungo il Tevere apposta per noi. E' come un miraggio d'inverno la casa lungo il Tevere Va pensiero..... Come un miraggio d'inverno al tramonto i vetri sono rossi, come un miraggio d'inverno. Sono specchi alle cupole d'oro mentre sfavilla il sole. Come un miraggio d'inverno splende l'oro ai tuoi polsi sottili.... Come un miraggio d'inverno nella casa che sta lungo il Tevere apposta per noi.